Die «attività connesse con lo scritto»: heilige Kuh oder goldenes Kalb der Sprachendidaktik?
DOI:
https://doi.org/10.55393/babylonia.v3i2.44Abstract
Nella tradizione dell’insegnamento delle lingue seconde, le attività connesse con lo scritto hanno sempre avuto un ruolo di preminenza, sia che siano servite per la lettura e l’esercitazione di aspetti grammaticali o particolari strutture linguistiche, sia che abbiano fornito la base per la valutazione degli allievi. Raramente si era messo in discussione il ruolo o l'importanza dello scritto quale principale veicolo didattico: una sorta di “vacca sacra” che solo l’avvento dei nuovi approcci negli anni ‘70, strutturo-globali dapprima e comunicativi in seguito, ha permesso di sottoporre ad una primo sguardo critico. Negli ultimi due decenni le acque hanno comunque cominciato a muoversi con decisione. Nel campo della ricerca, ma anche fra gli insegnanti, la discussione si è sviluppata anche nel campo delle L2, stimolata da analoghe preoccupazioni nell’area della lingua materna e da un nuovo interesse della psicologia cognitiva.” (Einleitung der Ausgabe 3/1995 Hervorhebung von mir)
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