Tra Babylonia e Prometeo: la ricerca di un nuovo futuro
DOI:
https://doi.org/10.55393/babylonia.v3i2.49Abstract
Prima di un nuovo inizio, Babylonia volge lo sguardo su trent'anni di lavoro di successo, mentre la Fondazione Lingue e Culture si appresta a concludere il suo viaggio. Che sia il momento dei bilanci? Forse. Ma i bilanci, soprattutto quando redatti dal punto di vista soggettivo di un protagonista, comportano la non banale tentazione di una trasfigurazione idealizzante o, alternativamente, di un’autolegittimazione di stampo pessimistico. In occasione del ventesimo anniversario di Babylonia, avevo già redatto un bilancio attraverso la presentazione dei miei punti di vista. Mi pare ora giusto che quel tentativo rimanga tale, eccezion fatta per piccole reminiscenze a cui non intendo rinunciare. Concludevo quel saggio, sottolineando la necessità di "nuove narrazioni", capaci di proporre qualcosa di diverso per il futuro, soprattutto per la Svizzera.
Quel desiderio resta attuale. Perché se i tempi sono cambiati, radicalmente e profondamente, ciò è avvenuto nella direzione che già si profilava allora, oggi ancora rafforzata dalla pandemia di Covid che stiamo vivendo.
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