Babylonia e Fondazione Lingue e Culture: un grazie a tutti!
DOI:
https://doi.org/10.55393/babylonia.v3i2.39Abstract
La scintilla che accese i primi entusiasmi e illuminò poi a lungo l’idea tanto di Babylonia quanto della Fondazione Lingue e Culture la si deve ad una piacevole serata in un bistrot di Parigi nel 1987. In quattro avevamo avuto la fortuna di essere delegati dall’Ufficio dell’Insegnamento medio del Canton Ticino, allora magistralmente diretto da Franco Lepori, a seguire gli “Stati Generali delle Lingue”: Clelia Paccagnino, Paolo Baiano, Brian L. Moses – che ci ha lasciati di recente – e il sottoscritto. A Clelia dobbiamo la proposta per il nome: Babylonia. Un po’ dissacrante e paradossale, un po’ avventuristico e temerario, continua tutt’oggi ad affascinare chi le lingue le ama e non intende fare concessioni al castigo della biblica torre.
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