Une peinture sur vase grec à l’Antikenmuseum de Bâle (BS 477) : une esquisse d’exploitation didactique

Autori

  • Carlamaria Lucci HEPL

DOI:

https://doi.org/10.55393/babylonia.v3i.276

Parole chiave:

Peinture sur vase grec, Antikenmuseum de Bâle, Iliade, tradition orale/aurale, tradition iconographique

Abstract

Le pitture vascolari sono risorse preziose per arricchire i processi d’insegnamento/apprendimento della lingua e della cultura greche antiche, nella misura in cui offrono uno spaccato della vita quotidiana e/o dell’immaginario eroico dei Greci. L’opportunità di avvicinare gli alunni a queste risorse è oggi raddoppiata dal fatto che, all’opzione di visite reali dei musei che le conservano, si aggiunge l’opzione di contatti virtuali e mirati mediante il ricorso al digitale. Nel mio contributo, proporrò un abbozzo di unità didattica imperniata sul contatto reale e virtuale con una pittura vascolare attualmente conservata all’Antikenmuseum di Basilea (BS 477; Archivio Beazley 203796). La particolarità di questa ceramica di manifattura ateniese, datata all’inizio del V sec. a.C., è di riunire sulle sue due facce principali diversi personaggi (identificabili tramite iscrizioni) menzionati anche nell’Iliade, il poema eroico dei Greci per eccellenza, esito di una tradizione verisimilmente anteriore alla sua composizione (datata intorno ai secoli VIII-VI a.C.). L’unità didattica, proposta in modo da essere adattata a prerequisiti variabili secondo il livello (scuola media inferiore o superiore), sarà incentrata più precisamente sulla comparazione tra alcuni passi dell’Iliade e le immagini che si trovano sulle due facce principali del vaso, con l’obiettivo di sensibilizzare gli alunni alla variazione e alla flessibilità della tradizione eroica greca in corrispondenza della variazione dei suoi canali: orale/aurale e iconografico.

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Pubblicato

2023-09-09

Come citare

Lucci, C. (2023). Une peinture sur vase grec à l’Antikenmuseum de Bâle (BS 477) : une esquisse d’exploitation didactique. Babylonia Multilingual Journal of Language Education, 2, 30–37. https://doi.org/10.55393/babylonia.v3i.276